Azoto per uso alimentare
I GENERATORI DI AZOTO ALIMENTARI CLAIND
I generatori Claind per l’autoproduzione di azoto si avvalgono della tecnologia PSA (Pressure Swing Adsorption) per la produzione dell’azoto alimentare E941, migliorata grazie al brevetto FAST PURITY®.
L’azoto alimentare Claind preserva dunque la naturale feschezza degli alimenti, aumentandone la shelf life e mantenendo inalterate le proprietà organolettiche e consentendo numerosi altri vantaggi:
- impiego di setacci molecolari all’avanguardia frutto di ricerche trentennali
- bassi consumi ed elevata purezza grazie al brevetto FAST PURITY®
- analizzatore di purezza e regolatore di pressione sempre inclusi
- la serie N2 (FLO, PICO e MAXI) utilizza un’unica riserva
- monitoraggio continuo della qualità dell’aria compressa
Prodotti per la linea food & beverage Flo, Pico e Maxi
Dal 1979, Claind soddisfa le esigenze di aziende che operano nell’industria alimentare ed hanno la necessità di utilizzare generatori di azoto per il confezionamento di alimenti in atmosfera protettiva e per la conservazione di liquidi alimentari.
La linea di generatori di azoto FOOD di Claind è stata specificatamente concepita per la conservazione dei prodotti deperibili ed è in grado di garantire una qualità dell’azoto alimentare E941 conforme alle normative vigenti. L'azoto prolunga la shelf life dei prodotti, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche dell'alimento, preservandone la freschezza e garantendo una migliore presentabilità in termini di colore, forma e composizione.
I generatori di azoto delle serie Flo, Pico e Maxi si compongono di un ampio numero di modelli che producono da 1,5 fino a 200 nm3/h. Ciascun generatore è disponibile nella doppia versione L e H, quest’ultima in grado di lavorare su pressioni di aria in ingresso più alte e di produrre così un maggior flusso di azoto.
CiAGi Compressori fornisce può soddisfare richieste di impianti di qualsiasi dimensione, provvedendo anche all’installazione di un compressore d’aria qualora non fosse già presente. Generatore di azoto, compressore, serbatoi e agli altri elementi dell’impianto possono essere montati su skid.
È infine possibile abbinare un Gas Mixer, nel caos in cui l’azoto debba essere erogato in combinazione con l’anidride carbonica.
Gli ambiti di applicazione dell’azoto nel food & beverage sono principalmente due.
Confezionamento degli alimenti
Il confezionamento in atmosfera protetta e modificata, costituita da azoto o da miscele di azoto con altri gas, permette di mantenere all’interno della confezione un ambiente che riduca il più possibile il contatto dell’alimento con l’ambiente esterno per non alterarne lo stato di conservazione.
Grazie a questa pratica si ottengono numerosi vantaggi:
- maggior volumi produttivi a parità di investimenti fissi
- maggiori shelf-life e pertanto miglior vendibilità dei prodotti
- prodotti freschi e con caratteristiche organolettiche superiori
- riduzione dei costi di produzione e di trasporto
- riduzione di perdite di prodotto dovute a scarti di produzione e resi
- superiori livelli qualitativi e di sicurezza alimentare
L’azoto si utilizza per:
- carni e salumi
- inertizzazione di capsule e cialde nel confezionamento del caffè l’azoto viene utilizzato
- latticini e derivati
- paste alimentari
- prodotti vegetali e frutta (IV gamma)
Conservazione liquidi alimentari
Per la protezione di liquidi alimentari l’azoto viene utilizzato all’interno del serbatoio di stoccaggio, nella fase di imbottigliamento e in tutte le fasi di travaso e movimentazione dei liquidi per evacuare l’ossigeno disciolto. L’azoto si utilizza per:
- bibite
- pressurizzazione delle acque piatte
- succhi di frutta
- vino
Vi sono inoltre alcuni usi specifici per sostanza.
Nel caso degli oli alimentari l’azoto viene utilizzato anche nelle fasi di frangitura e gramolazione, ottenendo una maggiore concentrazione di sostanze polifenoliche che fungono da antiossidanti.
L’azoto immesso nei contenitori di acque piatte, come il CO2 per quelle gassate, funge da stabilizzante per il contenitore, minimizzando il rischio di rottura quando accatastato con altri.
Tutte le fasi del processo produttivo del vino coinvolgono l’uso di azoto, di modo da evitare qualunque contatto con l’ossigeno e i suoi effetti ossidativi irreversibili.